L’impatto di Covid-19 sulla farmacia e sullo sviluppo della farmacia dei servizi

In questo contesto di emergenza pieno di incertezze, nuove esigenze hanno colpito improvvisamente la comunità, sollecitando l’adozione di responsabilità etiche su molteplici questioni: l’implementazione di severe misure per tutelare la salute pubblica, come il distanziamento sociale e la quarantena, che ha visto il blocco di intere comunità; lo squilibrio tra bisogni e risorse disponibili; l’identificazione di criteri di selezione per la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale (DPI); la definizione delle categorie che dovrebbero essere principalmente sottoposte a test diagnostici; l’assegnazione dei posti in Terapia Intensiva; l’elezione dei pazienti da sottoporre a ventilazione meccanica e, infine, le scelte relative all’uso di terapie sperimentali oppure off-label.

Nonostante la natura non farmacologica di queste politiche per la tutela della salute pubblica, i farmacisti ospedalieri e di comunità hanno svolto e svolgono ancora un ruolo chiave nel contenimento e nella gestione della pandemia causata da COVID-19, che sta rappresentando un’unica e vera sfida, dal punto di vista economico, sociale, culturale, politico oltre che, indubbiamente, sanitario ed etico.

La figura professionale del farmacista ha conosciuto negli ultimi decenni un progressivo ampliamento delle proprie responsabilità. Se dapprima il ruolo era “rivolto al paziente”, consistendo principalmente nell’erogazione delle terapie prescritte, negli ultimi decenni si è spostato verso l’essere “basato sui servizi” e “centrato sul paziente”. La stessa tipologia di servizi offerti dai farmacisti si sta progressivamente espandendo verso aree non strettamente farmaceutiche, con l’erogazione di una serie di servizi non farmacologici, come l’attività di counseling ai pazienti.

Diversi fattori di evoluzione hanno facilitato e contribuito a questa transizione: progressi scientifici e tecnologici; cambiamenti economici e finanziari, con la necessità di implementare nuovi modelli di business e l’evoluzione del modello di cura, attualmente più focalizzato sui pazienti e sui loro bisogni.